Terapia Medica

Il medico tricologo deve essere a conoscenza di quanto realmente, in termini di terapia, si può offrire al paziente e deve esercitare il suo spirito critico verso quei prodotti dermocosmetici disponibili in commercio la cui attività terapeutica non è né dimostrata e né dimostrabile.

Davanti ad una alopecia il medico infatti non può comportarsi da guaritore o da ciarlatano prestandosi a essere il tramite di manovre commerciali che reclamizzano prodotti la cui efficacia non si basi su un ragionamento scientifico ma solo economico e teso a sfruttare la sofferenza psicologica di questi soggetti.

La terapia tricologica deve essere strettamente personalizzata, come un abito su misura per il paziente, e deve tener conto non solo del tipo di alopecia ma anche, e talora soprattutto, della persona, dell’entità psicofisica in cui essa insorge.

Il trattamento delle malattie dei capelli è molto spesso lungo e difficile e la terapia, perché possa davvero essere seguita per tutto il tempo necessario, dovrà essere semplice e mai assillante, anche a scapito di parte della sua efficacia.

È illusorio, ad oggi, pensare che una terapia medica possa restituire la chioma ad un calvo o rinfoltire una testa con un diradamento importante in maniera esteticamente apprezzabile. È perciò fondamentale che il paziente, ereditariamente predisposto, cominci a curarsi precocemente, quando si accorge di andare incontro alla calvizie.

Naturalmente, solo dopo aver affrontato lo studio della fisiopatologia del capello (TRICOLOGIA) si potrà intraprendere lo studio delle possibilità terapeutiche (TRICHIATRIA).

La cura della maggior parte delle patologie tricologiche prevede sia il trattamento sistemico che quello locale.

Nella scelta fra un trattamento topico o sistemico si deve tener conto anzitutto del tipo di patologia alla base ma anche dell'età, del sesso, della capacità del soggetto di aderire alla terapia, del tipo e sede delle manifestazioni e della eventuale sensibilità individuale ai prodotti topici.

La terapia generale mira a correggere eventuali squilibri neuro-endocrino-metabolici o carenze nutrizionali che possono essere causa o concausa di calvizie.

La terapia topica viene prescritta da sola o in associazione alla terapia sistemica e offre il grande vantaggio di apportare sostanze farmacologiche solo laddove servono, senza coinvolgere l'intero organismo, consentendo quindi di limitare eventuali effetti collaterali sistemici e di raggiungere solo i target terapeutici. Si avvale di lozioni, in genere preparazioni galeniche da ordinare al farmacista di fiducia, contenenti farmaci con attività antiandrogena, ad azione stimolante la crescita e regolarizzante il ciclo del capello in modo da ottenere con un solo prodotto quanti più benefici possibile.

Non bisogna infine dimenticare che molte malattie della pelle e dei capelli sono strettamente correlate, se non addirittura scatenate, da squilibri della sfera emotiva. Lo stress e tutti i conflitti interiori si manifestano spesso con la caduta dei capelli e per questo è importante, non meno della terapia medica o chirurgica, anche la cura dell’anima. Si può ricorrere all’aiuto di sostanze farmacologiche o fitoterapiche ma può anche rendersi necessario il ricorso allo psicoterapeuta per avviare un percorso introspettivo volto a rimettere in sintonia la parte più nascosta dell’individuo con quella visibile a tutti, la pelle e i capelli.

È importante sottolineare che le terapie prescritte devono essere sempre rivalutate nel tempo, modificate in base alle condizioni del paziente ed effettuate solo sotto stretto controllo medico. Anche un semplice integratore deve essere assunto in maniera corretta per evitare situazioni di accumulo.

Gli esami tricologici dovrebbero essere ripetuti periodicamente e regolarmente (ogni 6-12 mesi) anche a terapia sospesa per poter cogliere subito una eventuale e possibile ripresa del defluvio.

Parlando di “defluvio in telogen” (alopecia androgenetica) bisogna subito precisare che, a calvizie instaurata, quando sul cuoio capelluto rimangono pochi capelli, nessuna terapia medica potrà dare risultati esteticamente soddisfacenti. La terapia medica è perciò solo “terapia del defluvio” e mira a conservare la quantità e la qualità dei capelli ancora presenti.

Non esistono infatti, ad oggi, cure miracolose in grado di dare rapidamente quei risultati che i pazienti vorrebbero e che talvolta pretendono sebbene sia ormai ampiamente dimostrato in letteratura che un defluvio, seguito nel tempo durante la sua evoluzione e adeguatamente trattato, può...

...SEMPRE essere rallentato nel suo decorso naturale... 

...SPESSO essere bloccato...

...e TALVOLTA anche invertito, con ricrescita parziale dei capelli persi.

 

 

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