In cosa consiste la visita tricologica?

Immagine Tricoscopica

 

La visita tricologica è finalizzata alla diagnosi delle patologie dei capelli e del cuoio capelluto e alla loro cura con terapie mediche e/o chirurgiche.  

Deve essere eseguita da medici competenti, con una particolare conoscenza della cute e del cuoio capelluto ma che hanno anche una buona preparazione internistica perché i capelli possono rappresentare un importante campanello d’ allarme per la presenza di patologie in altri organi e apparati.

 

La visita prevede vari momenti:

 

Colloquio iniziale ed anamnesi

Nel momento in cui si richiede un consulto, quello che si intraprende può essere un percorso lungo che non concede, a volte, la certezza di una risoluzione quindi un rapporto di fiducia tra medico e paziente è il presupposto fondamentale per affrontare con successo un problema tricologico.

Il primo passo è quindi conoscersi.

In questa fase si raccolgono tutte le informazioni utili riguardanti il paziente e la sua famiglia, il medico rivolge una serie di domande tese a verificare lo stato generale di salute del paziente, la presenza di casi di calvizie o altre patologie in famiglia, si indaga sull'eventuale assunzione di farmaci e sulle abitudini di vita (ritmo sonno/veglia, alimentazione, fumo, alcool, ecc.), il paziente espone il problema che lo ha spinto a chiedere la consulenza e viene quindi redatta una cartella clinica.

 

Esame obiettivo e strumentale dei capelli e del cuoio capelluto

  • Esame visivo: serve ad accertare la presenza di un eventuale diradamento o patologie della cute del cuoio capelluto come dermatite seborroica, psoriasi, ecc.
  • Pull test: si effettua con i capelli non lavati da 48 ore e ha la finalità di valutare se il paziente ha una caduta di capelli anormale o comunque oltre i limiti. Il test consiste nel pinzare con 2 dita una ciocca di capelli ed esercitare una trazione decisa. A seconda del numero di capelli che si staccano ci si può orientare sulla presenza o meno di un effluvio in atto.
  • Fotografia globale: Si effettuano foto del cuoio capelluto in varie prospettive che vengono archiviate ed allegate alla cartella clinica. La documentazione fotografica è di primaria importanza nei controlli successivi in quanto consente di valutare obiettivamente l'evoluzione del processo nel tempo e gli effetti della prescrizione terapeutica.
  • Tricoscopia: si tratta di un esame microscopico dei capelli e del cuoio capelluto eseguito con un biomicroscopio a fibre ottiche collegato ad un personal computer. L'esame permette di valutare direttamente con un ragionevole ingrandimento le condizioni della cute del cuoio capelluto, di osservare i singoli capelli ed individuarne anomalie come disomogeneità dei diametri , alterazioni dei fusti, depressioni peripilari ecc. Insieme all'esame visivo consente di diagnosticare anche forme molto precoci o iniziali di alopecia androgenetica permettendo quindi di intervenire tempestivamente con la terapia adeguata.

 

Eventuali indagini aggiuntive

  • Tricogramma e Tricoanalisi in luce polarizzata: l'esame si esegue solo in casi particolari perché doloroso e poco accettato dai pazienti. Consiste nel prelievo con una pinza chirurgica di ciuffi di capelli che vengono poi montati su un vetrino portaoggetti ed osservati con un microscopio a luce polarizzata. L'esame fornisce numerosi dati come la profondità follicolare e il diametro dei fusti e permette di ottenere una formula pilare identificando i capelli in anagen (fase di crescita), catagen (fase di riposo) e telogen (fase di caduta).
  • Accertamenti ematochimici: vengono prescritti in alcuni casi per indagare eventuali concause alla base del problema di capelli e confermare eventuali sospetti diagnostici.
  • Altre consulenze specialistiche: vengono richieste nel caso in cui ci sia bisogno di approfondire determinate situazioni patologiche o presunte tali.

 

Diagnosi e terapia

Le informazioni ricavate dalla visita sono in grado, in mani esperte, di dare importanti indicazioni per proporre una diagnosi e prescrivere una terapia che può essere medica e/o chirurgica.

La terapia medica deve essere adeguatamente presentata al paziente spiegando il composto, gli effetti desiderati, eventuali effetti avversi e la modalità di assunzione. È altrettanto importante spiegare al paziente che solitamente la terapia è di lunga durata e può, nei primi periodi, non dare evidenti risultati e che può e deve essere variata nel corso del tempo.

In alcuni casi selezionati, in base al tipo di alopecia ed all'età del paziente, può essere proposta la terapia chirurgica che deve essere attentamente valutata dal medico ed eventualmente sconsigliata anche se il paziente si rivolge a lui con una specifica richiesta di rinfoltimento.

 

Controlli successivi

La visita si conclude con l'individuazione di una data per il successivo controllo che serve a valutare la situazione clinica del paziente dopo il periodo di terapia e a programmare la fase successiva di trattamento.

Il dott. Soverina, Medico Tricologo, esegue la medesima visita in tutti gli studi.

Nelle sedi di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Roma e Verona la visita tricologica sarà quella sopra esposta.

Società Italiana di Tricologia

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